Antiche Terme Comunali di ISchia

La Pro Loco Isola Verde di Ischia ha il privilegio di essere collocata in via Iasolino n° 3, nei pressi dell’edificio storico delle Antiche terme comunali, nato alla fine dell’ 800 nella zona un tempo denominata “Villa Bagni”, a ridosso della riva sinistra del Porto.

Villa dei Bagni deve il suo nome alla presenza di due sorgenti, Fornello e Fontana, la cui fortuna nell’ambito della letteratura termale risale al trattato pubblicato nel 1588 da Giulio Iasolino, ”De’ rimedi naturali che sono nell’isola Pithaecusa, hoggi detta Ischia.”

Nel testo, alla rigorosa analisi scientifica delle acque sorgive si accompagna la descrizione del sito: un’immagine arcadica del lago, che sarà trasformato in porto nel 1854.

“[…] i bagni di Fornello e di Fontana, vicino ad un lago fertilissimo di buon pesce, e di uccelli detto Follache, le quali venendo qui da altri luoghi macre e inette né buone da mangiare, nel tempo freddo diventano grasse e buone da mangiare: da molti si crede che ciò avvenga da una certa erba, della quale in quella pascono: pure io stimo che questo si causi per l’acque di detti bagni, che hanno virtù di ristorare, e ingrassare scorrendo nel detto lago”.

La frequentazione dei bagni a scopo terapeutico è attestata dalla presenza di strutture di accoglienza prospicienti la riva, con vasche in muratura per raccogliere le acque minerali e casupole per il ricovero dei malati.

Intorno alla prima metà dell’Ottocento lo stabilimento è costituito da due corpi di fabbrica distinti: tre ambienti voltati a botte per i bagni del Fornello e due ambienti per i bagni di Fontana. Le condizioni di fatiscenza delle costruzioni, ormai insufficienti a soddisfare il fabbisogno degli utenti, impongono la necessità di un radicale riammodernamento. Nelle numerose perizie, richieste dal Comune e dai cittadini con lo scopo di sollecitare i lavori presso le autorità di terraferma, si deplora più volte lo stato di abbandono in cui versano i bagni, sottolineando come Casamicciola si sia dotata nel frattempo di strutture termali all’avanguardia.


Grazie anche all’interesse di Re Ferdinando II, che abitualmente trascorre la villeggiatura nel vicino Casino reale, s’intraprendono i lavori e nell’aprile del 1845 s’inaugurano le nuove Terme. Le due sorgenti sono inglobate in un unico edificio, realizzato da Gaetano Fazzini modificando, con una significativa riduzione degli spazi, il progetto originale più ambizioso di Camillo Ranieri. Una grande sala centrale introduce ai camerini disposti in stanze su due lati. All’esterno si realizzano tre vasche pubbliche a beneficio di chi voglia servirsi dell’acqua, anche se è vietato fare il bagno completo.


Dopo l’Unità nazionale, il Casino reale passa al demanio dello Stato italiano ed è trasformato in stabilimento termale militare con la costruzione di nuovi corpi di fabbrica in prossimità dei bagni. Per le Terme si pensa dapprima a un piano di ampliamento delle strutture esistenti, ma il Sindaco Luigi Mazzella decide per la completa ricostruzione dell’edificio. Nel 1878 il progetto è affidato all’ingegnere Giuseppe Florio e con inusuale rapidità il 26 giugno del 1881 il nuovo edificio è completo. La struttura è a un solo piano, anche se già si prevede una sopraelevazione per ospitare un albergo di cura aperto tutto l’anno.

“Un ampio ambulatorio d’ingresso precede tre grandiose sale di aspetto, cioè un’immensa sala centrale e due laterali, quali gabinetto di lettura e sala di bigliardo, dalle quali si accede al gabinetto di consultazioni mediche ed all’ufficio di amministrazione: tutti decorati con stucchi e bei dipinti del Capaldo, e da tappezzerie eleganti”.

Così il direttore sanitario Eugenio Fazio descrive il nuovo stabilimento in un opuscolo dove il nome “Porto d’Ischia” soppianta quello più antico di Villa dei Bagni. Oltre ai bagni tradizionali e alle docce, l’offerta termale comprende anche cure di fango, massaggi, ginnastica svedese e cure elettroterapiche.

Il successo delle Terme Comunali determina lo sviluppo economico di tutta l’area intorno al porto che negli anni successivi assume l’aspetto di una florida cittadina turistica con caffè, giardini, ristoranti e alberghi termali.